Il latihan è uno dei più antichi metodi tantrici. È il primo passo verso Mahamudra. Osho.
In Indonesia, un uomo di rare qualità, Bapak Subuh, è arrivato inconsapevolmente a un metodo detto latihan. Bapak Subuh ci è arrivato per caso; ma il latihan è uno dei più antichi metodi tantrici. È il primo passo verso Mahamudra. Consiste nel permettere al corpo di vibrare, di diventare energia, di diventare qualcosa di non-sostanziale, di non-materiale, di sciogliersi e di perdere i propri confini.
Bapak Subuh è un maomettano, ma il suo movimento ha un nome buddhista: Subudh. Subudh è composto di tre parti: "su", "bu ", "dha ", "Su" sta per susila, "bu " per Buddha, "dha" per Dharma: sufila-Buddha-Dharma, che significa la legge della grande virtù proveniente da Buddha. È ciò che Tilopa chiama "il grande insegnamento" .
Il latihan è una cosa semplice. È il primo passo. Devi stare in piedi, rilassato, sciolto e naturale. Meglio se da solo, in modo che nessuno ti disturbi. Chiuditi in camera, e stai in piedi, da solo, a meno che non ci sia qualcuno che abbia già avuto esperienza del latihan e che possa aiutarti. Egli può agire da catalizzatore, può aiutarti ad aprirti. Se è già avanzato in questa pratica, può aprirti facilmente. Ma puoi anche aprirti da solo; ci vorrà solo un po' più tempo.
Se c'è qualcuno che ti aiuta, non devi far altro che stare in piedi accanto a lui; e, quando quella persona inizia il latihan, la sua energia comincia a pulsare insieme a te, ti circonda come una fragranza, e improvvisamente cominci a sentire la musica. È come quando di fronte a un bravo cantante, o a un bravo suonatore, cominci a battere il ritmo con il piede, o a tamburellare sulla sedia, a pulsare con la musica. È lo stesso: un'intensa energia si muove dentro di lui e la stanza, e la qualità della situazione nella stanza, cambiano immediatamente.
Tu non devi fare niente: semplicemente star lì, sciolto e naturale, aspettando che succeda qualcosa. Se il tuo corpo comincia a muoversi, devi lasciarlo muovere, cooperare con il movimento e permetterlo. La cooperazione non deve diventare troppo diretta, non deve diventare forzata: deve rimanere disponibilità. E, improvvisamente, il tuo corpo comincia a muoversi, come posseduto, come se una grande energia fosse discesa su di te sotto forma di nube, e quella nube ti avesse circondato, ti possedesse, penetrasse nel tuo corpo, e cominciasse a muoverlo. Le tue mani si alzano, cominci a fare dei leggeri movimenti, cominci una piccola danza dai gesti morbidi.
Se sai qualcosa deI processo della scrittura automatica, non ti sarà difficile seguire quel che succede nel latihan. Nella scrittura automatica prendi in mano una matita, chiudi gli occhi e aspetti. Improvvisamente senti una scossa attraversarti la mano, come se qualcosa fosse entrato nella tua mano. Tu non devi far nulla, altrimenti la scrittura non viene da qualcosa che è al di là di te; devi solo lasciar accadere ciò che accade. Sciolto e naturale. Non si può dir meglio: le parole di Tilopa sono stupende. Sciolto e naturale, aspetti, con la penna in mano, a occhi chiusi. Quando la scossa si fa sentire, e la mano comincia a muoversi, devi lasciarla muovere, nient'altro. Non opporre resistenza. È possibile che tu le resista: l'energia è sottile, e, all'inizio, non molto potente. È facile fermarla, non è aggressiva: se non la lasci venire, non viene. Se dubiti, non viene, perché, col dubbio, la tua mano oppone resistenza. Se dubiti, non permetti e lotti. Perciò la fiducia, shraddha, è così importante. Basta che tu abbia fiducia e lasci la mano sciolta. A poco a poco comincerà a muoversi, a fare scarabocchi sulla carta: lasciaglieli fare. Poi qualcuno pone una domanda, oppure tu stesso poni una domanda. Lascia che la domanda sia presente in te, sciolta, non troppo insistente, senza forzare; limitati a porre la domanda, e ad attendere. E improvvisamente la risposta alla domanda viene attraverso la scrittura.
Tre persone su dieci sono perfettamente capaci di praticare la scrittura automatica. II trenta per cento della gente non si rende conto di poter essere ricettiva fino a quel punto. E la ricettività può diventare una grande forza nella tua vita, quando te ne rendi conto. Le spiegazioni di quel che succede nella scrittura automatica variano: ma le spiegazioni non hanno importanza. Quella che a me sembra la spiegazione più profonda è che il tuo centro più alto assume il controllo sul tuo centro più basso, il vertice della tua coscienza prende in mano il tuo inconscio. Chiedi, e il tuo stesso essere intero non ti risponde. Non c'è nessun altro di mezzo, se non il tuo essere interno, che non conosci, e che è molto superiore a te: il tuo essere interno è la tua fioritura ultima.
Perciò è come se il fiore si impadronisse del seme, e rispondesse alla sua domanda.
II seme non sa; ma il fiore, la tua potenzialità, si impadronisce della forma attuale, e risponde. La tua potenzialità ultima si impadronisce di ciò che sei ora, e risponde. Oppure è come dire che il futuro si impadronisce del passato, che l'ignoto si impadronisce del noto, che ciò che è privo di forma si impadronisce della forma: tutte metafore, ma sento che capite cosa voglio dire. La vecchiaia si impadronisce dell'infanzia, e risponde alle sue domande.
Quanto succede nella scrittura automatica, succede nel latihan con tutto il corpo. Non lasci solo la mano sciolta e naturale, ma tutto il corpo e aspetti e cooperi. Improvvisamente senti un impulso; e il tuo braccio si alza da solo, come se qualcuno lo sollevasse con dei fili invisibili. Lascia che si muova. Poi una gamba comincia a muoversi, poi cominci a voltarti, e inizi una piccola danza, caotica, senza ritmo, senza alcuna manipolazione da parte tua; e, pian piano, man mano che ti ci addentri più profondamente, la danza prende un proprio ritmo. Allora non è più caotica; si ordina, acquista una disciplina: ma una disciplina che non sei tu a darle. È la tua possibilità più alta che si impadronisce del tuo corpo e lo muove.
Il latihan è il primo passo. A poco a poco nel latihan ti sentirai bello e ti accorgerai che si sta verificando un incontro fra te e il cosmo. Ma è solo il primo passo: in sé è molto bello, ma non è tutto. Perciò nel Subudh manca qualcosa: io vorrei che tu percorressi il cammino fino in fondo.
Fai il latihan per almeno mezz'ora: un'ora di latihan è magnifico.
Passa a poco a poco da mezz'ora a un'ora. In un'ora il corpo si ripulisce da cima a fondo, in ogni poro, in ogni cellula. È una catarsi, e ti fa sentire completamente rinnovato; ogni impurità è bruciata. È ciò di cui parla Tilopa: nel fuoco di Mahamudra sono consumati tutti i peccati. Il passato è gettato nel fuoco: è una rinascita. E senti l'energia inondarti, dentro e fuori. La danza non è solo esterna. Ben presto, quando entri in sintonia con la danza, ti accorgi di una danza interna; ti accorgi che non danza solo il tuo corpo, ma che dentro anche l'energia danza. E le due cose cooperano l'una con l'altra. E allora si verifica una pulsazione, ti senti pulsare in sincronia con l'universo; hai trovato il ritmo dell'universo.
Da trenta a sessanta minuti: comincia con trenta, per finire con sessanta. Troverai da solo il tempo giusto per te: se ti senti in sincronia dopo quaranta minuti, quello è il tuo tempo; se ti senti in sincronia dopo venti minuti, quello è il tuo tempo. E quando hai trovato il tempo che ti occorre per entrare in sincronia, prosegui la tua meditazione: se ti senti in sincronia dopo dieci minuti, basteranno venti minuti di latihan; se ti senti in sincronia dopo un quarto d'ora, basterà mezz'ora. Fai durare la tua meditazione il doppio del tempo che ti occorre per entrare in sincronia, così da essere sicuro di ripulir ti completamente. E termina con una preghiera. (vai a Mahamudra→)
OSHO, Tantra the Supreme Understanding #6
disponibile in Italiano TANTRA: LA COMPRENSIONE SUPREMA ed. Bompiani