Nulla è piu' difficile da sopportare della felicità. Riusciamo a sopportare meglio l'infenlicità, ma la felicità? La maggior parte delle persone si sente legata alla propria famiglia quando è infelice. Si sentono innocenti e hanno una buona coscienza. La buona coscienza nell'infelicità è una grande consolazione. Se, invece, una persona è felice anche se altri membri della famiglia soffrono, ha spesso una cattiva coscienza. Fa dunque di tutto per ritornare ad essere infelice e ne è contento.
Quando qualcuno è felice e trae un vantaggio mentre le persone intorno a lui sono infelici e svantaggiate, si sente colpevole nei loro confronti. Si sente colpevole anche nei confronti del destino o di Dio.
Molti credono che la felicità sia proporzionale al prezzo che si paga per ottenerla. Tuttavia non ho mai avuto alcuna prova di questo. Chi ha pagato molto, ha perso molto, ma non ha guadagnato quasi nulla, tranne un senso di innocenza.
Dunque cosa bisogna fare per conservare la felicità? Innanzi tutto ringraziare. Generalmente la felicità non è infatti meritata, è un dono. E' difficile accettarla come tale, senza restituire nulla in cambio. E' piu' facile accettarla se l'accogliamo con gratitudine.
Per avere il coraggio di restare felici dobbiamo fare ancora qualcosa. Dobbiamo fare in modo che gli altri possano condividerla. Trasferendo loro una parte della nostra felicità, li rendiamo felici. In questo modo la felicità cresce e puo' durare. Questo è uno dei segreti della felicità.
Bert Hellinger
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